la Città

10 Luglio 2022

La storia di Montefredane

La zona in cui sorge oggi Montefredane fu abitata in epoche remote dai Sanniti. Successivamente, in corrispondenza della frazione di Arcella, si stanziarono popolazioni romane. La fondazione dell’abitato principale, che sorge in cima al paese, si fa risalire al VI secolo d.C., con l’ arrivo degli abitanti dell’ allora Abellinum (l’attuale Atripalda) in fuga dopo la distruzione del loro centro abitato. Nel XII secolo Montefredane fu menzionato nel Catalogus baronum (1150-1168) in quanto appartenente alla contea di Avellino.

 

Nei secoli successivi le sue vicissitudini furono legate ai nome di diverse famiglie nobiliari, quali i De Tufo, i Capece, i Brancaccio e gli Orsini. Montefredane acquisì una sempre maggiore importanza fin quando la peste del 1656 ne ridusse fortemente lo sviluppo.

 

Tra il 1650 e 1806 il territorio fu proprietà della famiglia nobiliare dei Caracciolo, che lo portarono a nuovo splendore con la costruzione del Castello. Nel 1980 il comune fu gravemente danneggiato dal Terremoto dell’Irpinia.

 

Montefredane è un borgo di antiche tradizioni agricole (castagne, nocciole, legumi, prodotti ortofrutticoli e viti) e, soprattutto, pastorali, grazie all’allevamento di animali da latte, che l’ha resa famosa per la produzione di latticini e formaggi genuini, con caseifici sorti presso la frazione di Arcella, lungo la Via Appia, in prossimità del nucleo industriale di Pianodardine.

 

Avviata è anche la produzione e commercializzazione di vini da tavola. Molto importante per l’economia è la presenza di numerose industrie di livello nazionale, come la FIAT, la Denso, Tenuta Vistabella e la Novolegno, sviluppate anch’esse nella zona industriale di Arcella (Montefredane).

 

Arcella è una frazione del Comune di Montefredane in Provincia di Avellino. Molti la ricordano per il Mago di Arcella, all’anagrafe Antonio Battista, morto nel 2012.

 

Confina con il comune di Avellino e con la zona industriale, nella quale sono presenti numerose industrie di livello nazionale, tra le quali la Fiat, la Novolegno, la Magneti Marelli ed altre.

 

Arcella è stato costruito come un sobborgo nel 1960. L’area è stata sviluppata principalmente negli anni 70 e 80 del ’900, con blocchi enormi, grattacieli residenziali, in particolare dopo il Terremoto dell’Irpinia con la costruzione di alloggi per gli irpini sfollati. Complessi di appartamenti enormi, ampi viali e un parco sono stati costruiti, senza i distretti commerciali o di svago.

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